La scomparsa di Alfredo Martini

Alfredo Martini © Photo Michele Lugeri

Adesso siamo tutti un po più soli, lo storico Ct che ha guidato al successo molti campioni: da Moser a Saronni, da Fondriest a Bugnosi è spento a 93 anni


25 luglio 2014 - Il Grande Alfredo Martini ha chiuso gli occhi questa sera nella sua casa di Sesto Fiorentino. Se ne è andato serenamente, in punta di piedi, dopo aver affrontato con grande coraggio e dignità le cadute e ricadute che hanno contrassegnato l’ultimo tratto del Suo lungo percorso. Fino all’ultimo respiro ha continuato a seguire il ciclismo, che ha sempre inteso, praticato e insegnato come una vera e propria scuola di vita. Ogni Sua parola faceva breccia nel cuore dei giovani e incuteva rispetto e fiducia nell’impegno sportivo.
Sempre lucido, si è mantenuto aggiornato attraverso il presidente Di Rocco, a cui era legato da amicizia e stima, e il Ct Cassani sulla situazione della Nazionale azzurra, che ha raggiunto sotto la Sua guida sei titoli iridati, sette argenti e sette bronzi.
Ha gioito per la vittoria di Nibali al Tour, accolta come il segnale di una nuova rinascita del ciclismo italiano.
Il Presidente Renato di Rocco ha espresso la commozione e il profondo dolore personale e di tutto il movimento ciclistico ai famigliari.

Alfredo Martini è nato a Firenze il 18 febbraio 1921. Corridore professionista dal 1941 al 1957, vinse una tappa al Giro d'Italia 1950. Successivamente fu commissario tecnico della Nazionale italiana. Vinse il Giro dell'Appennino nel 1947, il Giro del Piemonte nel 1950, una tappa al Giro d'Italia 1950 (quella di Firenze) che concluse al terzo posto dietro Koblet e Bartali vestendo la maglia rosa per una tappa, e una tappa al Tour de Suisse 1951, concluso al terzo posto dietro Kubler e Koblet.
Come direttore sportivo fu alla Ferretti e alla Sammontana dal 1969 al 1974 e vinse il Giro d'Italia 1971 con lo svedese Gösta Pettersson.
Da commissario tecnico della nazionale dal 1975 al 1997 ha condotto a conquistare la maglia iridata Francesco Moser nel 1977 a San Cristóbal (Venezuela), Giuseppe Saronni nel 1982 a Goodwood (Gran Bretagna), Moreno Argentin nel 1986 a Colorado Springs (Stati Uniti), Maurizio Fondriest nel 1988 a Renaix (Belgio), Gianni Bugno nel 1991 a Stoccarda (Germania) e nel 1992 a Benidorm (Spagna) più sette argenti e sette bronzi.
Dal 1998 era Presidente Onorario della Federazione Ciclistica Italiana

Memorial Pantani memorisal pamntani
Alfredo Martini con Franco Magnani al Memorial Pantani del 2009 Alfredo Martini con Franco Ballerini e gli amici cesenati al Memorial Pantani del 2009

 

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Alfredo Martini in una riunione della Federciclismo della quale era Presidente Onorario © Photo Lugeri Alfredo Martini in una riunione della Federciclismo della quale era Presidente Onorario © Photo Lugeri